È stata affidata alla ditta “Impianti Urbani Codimet”, che ha proposto il 22,45% di ribasso, l’esecuzione di tutti i lavori e forniture necessari per la realizzazione del completamento delle opere di sistemazione e del ripristino dell’assetto idraulico del tratto terminale del Rio Giarello.

L’intervento, il cui costo preventivato al netto della procedura di gara ammonta complessivamente a 260.000 euro, prevede l’allargamento della sezione di deflusso del tratto di corso d’acqua a partire dal sottopasso della pista ciclabile fino allo sbocco a mare, in prosecuzione ed in continuità con quanto già effettuato a monte dell’ex ferrovia.

L’opera prevista in progetto è sostanzialmente costituita da un manufatto scatolare in cemento armato a sezione aperta, totalmente incassato nel terreno naturale. La sezione trasversale del corso d’acqua è dimensionata con una larghezza minima di circa 3 metri in corrispondenza del sottopasso ferroviario e 4 metri per la restante alveolatura, in analogia alla sezione tipo realizzata per il tratto di monte del rio. Le altezze spondali si attestano intorno al valore di un metro e 60 e consentono, nel tratto previsto in progetto, il deflusso della portata di piena duecentennale. I muri d’argine, per la parte in vista, verranno rivestiti in pietra locale a spacco, in modo da rinaturalizzare, per quanto possibile l’ambiente antropizzato.

“Il rischio più grande, non procedessimo al completamento del canale, – commentano il Sindaco Giorgio Giuffra e l’Assessore al Demanio Fluviale Francesco Benza – è rappresentato dai fenomeni meteorologici anche di media entità, durante i quali, nel caso di concentrazioni degli stessi in un breve spazio temporale, l’elettropompa non sarebbe in grado di smaltire grosse quantità d’acqua, con conseguente esondazione in tutte le aree limitrofe, che nella zona a monte risultano popolate. Lo scopo dell’intervento – continuano – è quello di eliminare definitivamente il rischio di esondazione delle acque mediante la prosecuzione dell’opera fino alla foce, in modo da eliminare quella sorta di tappo che si è venuta a creare con la mancata realizzazione del canale nel tratto terminale.”

Il tempo utile per l’ultimazione dei lavori viene fissato in 150 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla consegna. Il capitolato speciale d’appalto prescrive per l’impresa l’obbligo di presentazione di un programma di esecuzione delle lavorazioni riguardante tutte le fasi costruttive, anche intermedie, con l’indicazione dell’importo dei vari stati di avanzamento dell’esecuzione. L’opera non richiede l’acquisizione delle aree necessarie alla sua realizzazione, in quanto è già stata effettuata la procedura espropriativa dall’amministrazione provinciale. Resta solo da definire l’occupazione provvisoria delle aree necessarie al funzionamento del cantiere.

“Negli ultimi quattro anni – conclude il Sindaco -, abbiamo investito in Regione Prati oltre 700.000 euro. Dagli interventi di mitigazione del rischio idraulico del Torrente Argentina alla riqualificazione dell’area limitrofa alla Chiesa, passando per la nuova viabilità di accesso all’impianto di depurazione ed ad altri lavori che realizzeremo nei prossimi mesi, abbiamo proposto opere necessarie ed attese da tempo che corrispondono ad un segnale di attenzione nei confronti di una zona nella quale risiede circa il 15% della nostra popolazione.”.